Oggi, il gruppo di Sud Chiama Nord ha espresso il proprio voto contrario alle norme relative ai consorzi di bonifica di Enna e Palermo. Il leader del movimento, Cateno De Luca, ha criticato aspramente l’operazione definendola una “porcheria” dal punto di vista parlamentare.
“In realtà, ha affermato De Luca, questo Governo porta in aula debiti fuori bilancio. Nella proposta, infatti, si mischia la spesa corrente per il pagamento degli stipendi fino al 2024 con debiti milionari risalenti agli anni pregressi per come si evince dalle sentenze riportate negli articoli in questione. Mi chiedo: per il 2025 e il 2026 come si intende procedere per i costi degli stipendi di cui si chiede la copertura solo per il 2024?”
De Luca ha sottolineato come la questione degli stipendi, che sono spese obbligatorie e quindi ripetute nel tempo, non riceva una risposta adeguata dalla proposta del governo.
” È evidente che ci troviamo di fronte a una manipolazione della realtà dei fatti. La proposta non risolve i problemi ma li nasconde. Perché il Parlamento deve prendersi la responsabilità sotto mentite spoglie di intervenire per un debito fuori bilancio?”
Il leader di Sud Chiama Nord ha poi rivolto un appello all’assessore Dagnino, chiedendo di avviare un lavoro di ricognizione sui debiti nascosti nel sistema delle partecipate. “I costi vengono sottostimati e nascosti, creando emergenze artificiali per poi chiederci ulteriori interventi straordinari. Questa è l’ennesima prova di come la politica trasforma le emergenze in strumenti di gestione del consenso.”
De Luca ha anche criticato la trasformazione dei consorzi di bonifica in “stipendifici”, dove le assunzioni continuano senza una pianificazione adeguata.
” Avete trasformato il consorzio di Palermo, ha affermato De Luca, in uno stipendificio, avete assunto in continuazione e non avete previsto le somme per svolgere poi le attività dei consorzi e tenete a guinzaglio questi lavoratori che sono costretti periodicamente a chiedere il miracolo.
E il miracolo in che cosa consiste? Consiste nel continuare ad avere in interventi straordinari dalla politica per il pagamento degli stipendi.
Questa situazione è il frutto di anni di cattiva gestione e di una visione politica miope. Non possiamo accettare che il Parlamento venga messo con le spalle al muro per coprire debiti senza una programmazione complessiva. Chiediamo all’assessore Dagnino di fornirci quanto prima un quadro strategico chiaro e completo.”
Sud Chiama Nord ribadisce il proprio voto contrario, evidenziando come la proposta attuale non risolva i problemi strutturali dei consorzi di bonifica ma, al contrario, nasconda e perpetui le inefficienze e i debiti accumulati. Basta con queste assunzioni in violazione delle leggi contabili per pagare le cambiali elettorali del governo Schifani. Una regione come la Sicilia con la mancata parifica dei rendiconti 2020, 2021 e 2022 non può fare assunzioni a tempo indeterminato in violazione di legge.”