“Il divario negli investimenti tra Meridione e Nord Italia, soprattutto nelle infrastrutture, è ancora oggi mostruoso. Per esempio, l’alta velocità si ferma a Salerno, ma da Salerno a Villa San Giovanni non esiste. Questo perché si è pensato da Roma in su a creare la super velocità, e si fa a gara per risparmiare tre minuti sulla tratta Roma-Milano, laddove per coprire la stessa distanza tra Roma e Villa San Giovanni si impiega il doppio del tempo.”. Lo afferma Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord in diretta sul canale Twitch di Ivan Grieco. “Nessuno parla di come investire e aumentare la qualità delle infrastrutture e della vita nel Meridione. Se il presupposto è che la ricchezza prodotta in un territorio debba rimanere in quel territorio, e restasse al Meridione l’accisa di petrolio e gas estratti, che sono il 70% del totale nazionale, questo ci consentirebbe di realizzare le infrastrutture di cui abbiamo bisogno. Non scordiamoci che ai tempi dell’Unità d’Italia le risorse al Sud erano le medesime di grandi città del Nord e che gli investimenti negli anni successivi all’Unità sono stati fatti in parte consistente con risorse del banco di Sicilia e di quello di Napoli. Dopo l’unificazione, il prospero sud dei Borbone è diventato fanalino di coda del Paese. Non possiamo dimenticarci di questa evoluzione e non tenerne conto nelle eventuali proposte di governo. Io non ho paura dell’autonomia differenziata, ma di proposte scritte male che rischiano di paralizzare e frammentare l’Italia”, conclude De Luca.