“Il governo Meloni sta devastando la sanità italiana con la complicità dell’Ue.
Dal primo di aprile entrerà in vigore il nuovo nomenclatore della sanità che riduce drasticamente le risorse che lo Stato riconosce a ospedali pubblici e convenzionati per le prestazioni sanitarie. Questa riduzione porterà a far saltare la sanità pubblica che poi dovrà essere sanata sempre dallo Stato e a far chiudere gli operatori della sanità convenzionata mettendo a rischio oltre 36.000 posti di lavoro.
La riduzione delle risorse per singola prestazione è della dimensione media di un quinto rispetto a quella di oggi.
Il governo italiano piuttosto che battersi contro i tagli che impone l’Europa, ha deciso di effettuare tagli che mettono a rischio la vita degli italiani. Come Sud chiama Nord ci batteremo con tutte le nostre forze al fianco delle categorie interessate che proprio oggi manifestano a Roma.
Con questo indirizzo politico si va verso una sanità che sarà accessibile solo ai ricchi”.
Lo afferma l’On. Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord.