L’aula dedicherà un’apposita seduta al tema della stipula di un nuovo Accordo tra lo Stato e la Regione in materia finanziaria così come richiesto nelle scorse settimane dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.
A renderlo noto il presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno che attraverso una nota risponde a Cateno De Luca concordando sulla necessità di affrontare la questione.
In raccordo con i Presidenti dei Gruppi parlamentari, il presidente Galvagno si è impegnato ad individuare la data più opportuna per lo svolgimento del dibattito, concordando con il Presidente della Regione, Renato Schifani e pretendendo in aula la presenza del Governo e, in particolare, dello stesso Presidente e dell’Assessore regionale per l’economia, Marco Falcone.
Lo scorso 19 aprile il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca aveva evidenziato la necessità di affrontare l’argomento alla luce delle voci su un’avanzata interlocuzione tra il Governo regionale ed il Governo nazionale in merito alla definizione di un nuovo Accordo Stato-Regione, che, modificando in parte i precedenti Accordi, permetterebbe al Governo regionale margini di manovra utili all’assunzione nei ranghi dell’Amministrazione regionale di oltre 1000 nuovi dipendenti.
“Dal momento che in passato il Parlamento regionale è venuto a conoscenza solo dopo l’avvenuta stipula di Accordi, Accordi che spesso hanno impegnato pluriennalmente la Regione Siciliana a stringenti vincoli di finanza pubblica, determinando refluenze negative sulla capacità di spesa della regione, che si sono tradotti in minori servizi per i cittadini, nonché la rinuncia a legittime spettanze economiche nei confronti dello Stato da parte della Regione quantificate in svariati miliardi di euro, abbiamo ritenuto fondamentale portare la discussione in aula perché tutto il parlamento possa avere contezza di ciò che riguarda il futuro della Sicilia e dei siciliani.
Basta con le trattative private.
È inaccettabile, incalza De Luca, che il Parlamento regionale rimanga anche questa volta all’oscuro del contenuto delle trattative tra la Regione e lo Stato e che venga a conoscenza di quanto deciso solo dopo l’avvenuta stipula dell’Accordo senza che sia data la possibilità svolgere il fondamentale ruolo di indirizzo e controllo sull’operato del Governo regionale. Ecco perché abbiamo chiesto al presidente Galvagno di voler portare la questione in aula e apprezziamo la sensibilità e la disponibilità mostrata. Adesso però si vada in aula e si diano risposte alla Sicilia e ai siciliani.”