“La Sicilia non teme l’autonomia differenziata, ma basta con i furti di stato!”
Lo ha affermato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca rivolgendosi al Presidente della regione Renato Schifani nel corso del suo intervento in aula.
“Sull’autonomia differenziata, ha affermato De Luca, non abbiamo ancora capito quel è la sua posizione. Io desidero spronarla su questo fronte perché sono reduce da alcuni dibattiti su questo tema e ovviamente per molti aspetti hanno tentato di mortificarci.
Non è pensabile che passiamo per coloro che sono contro a prescindere e non è accettabile che gli amministratori meridionali e anche quelli siciliani passino per incapaci, anzi per lazzaroni citando esattamente quanto affermato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Ci aspettiamo che il presidente della regione siciliana Schifani batta un colpo perché non è pensabile che una regione a statuto speciale che è stata tradita dal patto con lo stato perché è stato convertito in legge costituzionale da un piccolo comma che ne ha snaturato l’originaria essenza oggi possa passare per una regione di deficienti che non è in condizione di spendere le risorse.
Oggi l’impressione che diamo è quella di una regione rappresentata da amministratori che hanno sfruttato l’autonomia al rovescio come dice il sommo costituzionalista Antonio Ruggieri.
Non abbiamo capito, ha affermato De Luca, se per ragion di Stato questo governo è asservito allo squadrismo legislativo che è stato inserito nella legge di stabilità. Non abbiamo capito se questo Governo è scendiletto di un provvedimento che non tiene conto del danno che continuiamo a subire come siciliani.
Chiediamo che il presidente della regione ponga in termini definitivi la questione sul tavolo romano, così come già stanno facendo le altre regioni a statuto speciale.
Ha chiesto al Governo Meloni di essere ricevuto per discutere delle norme dello statuto non ancora attuate?
La invito Presidente a dimostrarci il peso della sua storia politica. Perché oltre ad essere oggi presidente della regione, in passato è stato rappresentante dello Stato. E allora in virtù di ciò faccia valere a Roma il peso della sua storia. In tanti ci hanno provato e hanno fallito. Lei passi alla storia mettendo sul tavolo romano l’attuazione del nostro statuto rendendo orgogliosi la Sicilia e i siciliani”.