“Leggere in queste ore prese di posizione a favore di una ulteriore proroga dei precari Covid, da forze della maggioranza, anche di Messina, dopo che nessuno ha speso una sola parola quando, solo nella città dello Stretto sono stati mandati a casa con largo anticipo rispetto alla data del 28 febbraio molti operatori sconfessando la proroga stessa che era stata fatta il 30 dicembre, mi sa tanto di presa di posizione solo per dire ci sono anch’io”. È l’amara constatazione dell’onorevole Giuseppe Lombardo alla luce delle dichiarazioni di colleghi che sembrano essersi accorti solo dopo le interrogazioni di Sud Chiama Nord e Sicilia Vera del problema che riguarda i precari Covid. Personale che si è qualificato in ambito ospedaliero ed extra-ospedaliero e adesso viene messo alla porta. Lombardo si chiede se si sia una presenza di “mera speculazione politica, oppure i colleghi sono pronti per sedersi tutti insieme e valutare oggettivamente cosa si può e cosa non si può più fare – spiega. Anche alla luce anche delle ultime notizie sul buco del bilancio della sanità di 400 milioni”.
Il 28 febbraio è ormai alle porte e ancora si discute e non si ha idea di quale sarà il loro futuro. “Auspichiamo che qualunque cosa decida il governo regionale, Messina abbia né più né meno quello che avranno tutte le altre province, altrimenti sarà l’ennesima prova che si continua a fare politica sulla pelle delle persone” conclude Lombardo.