Finalmente ci siamo: il bluff del Ponte di Salvini è stato smascherato. Dopo settimane di melina, ieri è arrivato l’emendamento del governo sul Ponte. Nell’emendamento viene definito che 2.3 miliardi saranno presi dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Ma non è ancora finita: la gran parte di queste risorse (circa 1.6 miliardi) verranno prelevate dal bilancio di Calabria e Sicilia. A tutti gli effetti una rapina!
Quindi questo governo annuncia che il Ponte sarà un’opera strategica per tutta l’Italia ma andrà a pagarla per una parte consistente con i soldi di Sicilia e Calabria. Soldi che così verranno tolti alla sanità, ai comuni, alle autostrade. Dimentichiamoci dunque anche l’alta velocità. Quindi tagliamo risorse alle regioni per far giocare Salvini con il suo Ponte.
Ma la domanda è d’obbligo: caro presidente Schifani come può essere che il governo nazionale di centro-destra che ha dentro il tuo partito, cioè Forza Italia, non t’aveva già avvertito di questo ulteriore scippo? Ma allora è vero che non conti proprio nulla.
Schifani se non sei capace di farti rispettare allora è chiaro a tutti che devi dimetterti”. Così Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord.
La truffa del ponte sullo stretto è molto netta e chiara, poiché oltre a prendere in giro tutta la comunità Italiana ancor prima che Siciliana e Calabrese, per la rapina economica che vorranno effettuare alle Casse del bilancio Economico Siciliano e Calabrese, quest’ultima opera faraonica la più grande al mondo, non potrà mai essere realizzata semplicemente perché non vi sono le condizioni adatte costruttive d’impatto ambientali e territoriali geomorfologiche e le correnti marittime con i venti violentissimi che attraversano il canale dello stretto per poter sostenere un ponte lungo più di 3660 m, in un unica campata di tale struttura ed infine un percorso ferroviario con i binari fissi che dovrebbe sopportare oscillazioni che superano i 10 metri lineari della tenuta del ponte stesso ed i treni ad alta velocità, ove qualora mai esistessero le ferrovie ad alta velocità in Sicilia, inizierebbero ad inclinarsi e dondolare come altalene al vento, ricordo all’amico Matteo Salvini che ancora la fisica dei giorni nostri non è riuscita a poter superare questi ostacoli meramente naturali ed elementari, ma Salvini di certo è più bravo degli scienziati, tanto da sfidare la Natura ambientale e geomorfologica stessa del pianeta Terra, poiché lui, sa fare molto bene i miracoli come Dio, ma soltanto con le chiacchiere e le parole..!