“Sullo stabilimento di Priolo, il Governo ha sbagliato a respingere l’emendamento per l’ingresso dello Stato anche nella gestione dell’impianto di depurazione IAS, la struttura chiamata a trattare i reflui inquinanti e sui cui la magistratura ipotizza il disastro ambientale. Per garantire un vero futuro a questa realtà produttiva, occorre che lo Stato si faccia carico del relativo impatto ambientale.”
Così intervenendo in Aula la senatrice di “Sud Chiama Nord” e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie Dafne Musolino sul provvedimento di tutela dei settori produttivi strategici.
“Positivo è invece il rafforzamento del golden power per proteggere le imprese di interesse nazionale da acquisizioni predatorie da parte di soggetti stranieri. È giusto aver esteso questo scudo anche ai settori dell’agroalimentare, del farmaceutico e della finanza, al pari dell’introduzione di strumenti di sostegno per quelle imprese a cui lo Stato nega il diritto a vendere o ad aprirsi a capitali stranieri. Così come apprezziamo lo sforzo che, anche con questo provvedimento, sta facendo il Governo per tutelare lo stabilimento Lukoil di Priolo e i relativi livelli occupazionali. Tuttavia è un grosso limite il non essersi fatti carico dei risvolti di carattere ambientale, a conferma della scarsa attenzione del Governo su queste tematiche. Per questo esprimeremo un voto d’astensione.”