“DOVETE SAPERE COSA È SUCCESSO AL PARLAMENTO.
Dopo la notizia dell’aumento degli stipendi ai deputati, uno schiaffo morale alla gente che attraversa un momento di grande difficoltà, siamo stati gli unici a presentare emendamento che abrogasse questa norma iniqua. Ebbene lo sapete cosa hanno fatto i 5 stelle? L’esatto contrario”. A spiegare nel dettaglio i passaggi che hanno portato l’Ars a votare l’aumento di quasi 900 euro al mese dei compensi spettanti ai deputati regionale è Ismaele La Vardera.
“ANDIAMO AI FATTI:
1. Adeguamento Istat poteva essere bloccato dall’ufficio di presidenza. Noi noi avevamo deputati, all’interno dell’ufficio i 5 stelle. Solo il nostro gruppo poteva non sapere, i 5 stelle non solo sapevano, ma lo sapevano da tempo.
In aula non c’è stata alcuna votazione; anzi c’è stata, ma senza che fossimo a conoscenza di questo adeguamento, non sapevamo perché quel bilancio nel momento in cui è stato redatto aveva degli assenti: NOI!
2. I 5 stelle non hanno parlato fino a stamattina, quando è scoppiato il caso nazionale sono stati costretti a correre ai ripari. Quando ormai non potevano farne almeno. Perché non hanno fatto un post indignato, prima che scoppiasse il caso mediatico?
3. Noi anziché fare post o grafiche fuorvianti
abbiamo cercato di rispondere con un emendamento che abrogava l’adeguamento, che riteniamo assolutamente assurdo e fuori da ogni grazia di Dio, uno schiaffo ai siciliani.
Dentro al Parlamento non si fanno post, ma atti, si usano gli strumenti che abbiamo a disposizione. Noi lo abbiamo fatto, perché è bello dire restituiamo, ma non è meglio dire: non prendiamo direttamente?
Emendamento che è stato addirittura, apprezzato e firmato da tutti i capigruppo.
ADESSO VIENE IL BELLO.
4. Quando stavamo per votare il Parlamento si è trincerato dietro al voto segreto, nonostante noi avessimo chiesto il
Voto palese. Che vuol dire? Semplice che quei deputati che hanno votato contro o a favore non lo sapremo mai per via del fatto che si è votato attraverso il voto segreto.
In quel momento noi per protesta abbiamo tirato via la scheda per inchiodare il Parlamento alle sue responsabilità.
In definitiva possibile che noi facciamo un emendamento abrogativo, e allo stesso tempo siamo a favore dell’aumento?
AH, perché si sappia io quell’aumento non lo voglio e se me lo danno lo darò alle imprese che non possono pagare la luce a causa del caro bollette”.