“Ancora una volta, il governo non ha ottenuto la maggioranza nella votazione, dimostrando una preoccupante mancanza di sostegno e di capacità nella gestione delle criticità amministrative.
In aula è arrivato un testo che non ha messo d’accordo neanche i componenti del Governo.”
A commentare l’esito dei lavori di aula odierni, chiamata ad approvare la norma sulle elezioni di secondo livello delle ex province, il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca che nel suo intervento ha anche chiesto maggiore chiarezza riguardo ai fondi destinati alla “F.C. TRAPANI 1905 S.R.L” beneficiaria di 300 mila euro ed in particolar modo ai presunti rapporti tra il presidente della Regione, Renato Schifani, e la società Trapani Calcio.
De Luca ha sollecitato una verifica approfondita per tutelare l’integrità della figura istituzionale del presidente.
“Vogliamo sapere, ha chiesto De Luca, se il presidente Schifani, direttamente o indirettamente attraverso familiari o soci di studio, ha rapporti con la società Trapani Calcio. È fondamentale chiarire questa questione per garantire la trasparenza e l’integrità del ruolo istituzionale del presidente della Regione.”
Inoltre, De Luca ha sollevato preoccupazioni riguardo al ripristino delle elezioni degli organi delle città metropolitane e delle ex province. Il leader di Sud Chiama Nord ha espresso dubbi sulla gestione dei territori, osservando che la norma introdotta non prevede soluzioni concrete o fondi adeguati alla gestione delle strade e delle scuole.
“Ci chiediamo se saranno i consiglieri delle città metropolitane o dei liberi consorzi a occuparsi della manutenzione e della sistemazione delle strade e delle scuole, dato che la norma non fornisce risorse specifiche per tali compiti. Inoltre, la norma introduce un nuovo status, ovvero quello della gratuità per le cariche elettive. Ma non esiste carica elettiva che sia gratuita, anche il consigliere comunale di Fiumedinisi riceve un gettone di presenza. Inoltre, il testo in esame potrebbe configurare una vera e propria istigazione a delinquere, poiché riapre la possibilità di rimborsi discutibili, e non possiamo ignorare il fenomeno delle aspettative retribuite.
Questi sono solo alcuni degli aspetti critici che dimostrano come il testo non risolva i problemi esistenti, ma li aggravi ulteriormente, creando confusione e dando origine a nuove problematiche. Per esempio, le ambiguità introdotte potrebbero portare a interpretazioni problematiche simili a quelle attualmente in corso per i consiglieri di quartiere.
Inoltre, questa norma prevede l’abrogazione della disposizione che avevo introdotto e che era stata approvata da quest’Aula, la quale imponeva ai sindaci l’obbligo di presentare una relazione annuale. Avevo fortemente voluto questa misura perché, attualmente, l’80% dei sindaci non adempie a tale obbligo. E ora ci troviamo con la cancellazione della norma che avevo introdotto per garantire trasparenza e responsabilità. Se l’assessore non è in grado di svolgere il suo ruolo, dovrebbe dimettersi invece di modificare una legge di civiltà approvata da questo Parlamento.”
“Le criticità e le contraddizioni nel testo erano talmente evidenti che anche la maggioranza non l’ha voluta. A questo punto il Governo si faccia una domanda. Noi abbiamo la risposta. Troppo spesso la maggioranza è arrivata in questa aula senza una visione comune e strategica.”