“Chiedo a Calenda e ad Azione di chiarire la posizione sul tema dell’autonomia differenziata. Su questo tema si gioca la possibilità di un dialogo tra noi e Calenda. Questo è un argomento rispetto al quale non è possibile lasciare spazio a fraintendimenti. Noi siamo contrari a questa riforma e abbiamo spiegato perché. Calenda e Azione devono chiarire la loro posizione. Essersi astenuti dalla votazione in Senato e aver rilasciato oggi delle dichiarazioni che di fatto aprono alla riforma non ci trova concordi.
Ancora una volta in Senato abbiamo assistito all’ascarismo di un centro destra che pur di salvare la poltrona continua a svendere la propria terra.
Ci chiediamo con quale faccia i senatori meridionali torneranno nel loro territorio. Con quali argomentazioni proveranno a difendere un disegno criminale che sancisce definitivamente il divario tra nord e sud, relegando il meridione a ruota di scorta del nostro Paese.
Il paradosso è che la classe politica meridionale si sta rendendo complice di questo disastro. Quella classe politica meridionale che doveva difendere le istanze del Sud e che alla fine sta difendendo solamente la propria poltrona.
Io non sono disposto a barattare il mio popolo in cambio di un seggio a Bruxelles. Siamo pronti a portare avanti coerentemente la nostra battaglia identitaria e affidarci come abbiamo sempre fatto al giudizio dei cittadini.
Arrivati a questo punto chiediamo al Governo di avere il coraggio di cambiare la forma di Stato e trasformare l’Italia in confederazioni almeno così ciascuno sarà consapevole del proprio destino diventandone artefice senza l’alibi di norme che rispondono ad una regia romanocentrica.”
Lo dichiara il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo sul tema dell’autonomia differenziata.