“Siamo davanti a un colpo di Stato. La maggioranza di governo ha presentato un emendamento che di fatto mette a rischio la democrazia del nostro Paese.
L’emendamento in questione n.4.0.7 al decreto legge 7/2024 è un emendamento anti Sud chiama Nord. Colpisce solamente la nostra forza politica e mette a rischio la nostra presenza alle prossime elezioni europee, togliendoci l’esenzione della raccolta firme. Infatti nell’emendamento in questione viene tolta la possibilità dell’esenzione firme a chi ha eletto un parlamentare nel collegio Uninominale (così come prevede l’attuale legge), permettendolo solo a chi lo ha eletto nel collegio proporzionale. Abbiamo già chiesto urgentemente un incontro al presidente del Senato Ignazio La Russa, visto che il decreto verrà votato già settimana prossima al Senato e lo chiederemo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perché qui si sta togliendo un diritto a una forza politica con un colpo di spugna fatto in silenzio per mano dei partiti che oggi governano il Paese e che dovrebbero garantire la democrazia. Se andasse in porto questa operazione ci ritroveremmo in un pericoloso regime. Il presidente Meloni è ovviamente a conoscenza di questa situazione visto che tra i firmatari di questo emendamento ci sono esponenti di fratelli d’Italia. Non si è mai verificato che iniziato il gioco, e quindi la strada verso le elezioni Europee, si cambino le regole”.
Così in una nota il presidente di Sud chiama Nord Laura Castelli e il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.