“Smontare il sistema Taormina che ha determinato il dissesto economico finanziario dell’ente significa smontare una visione della gestione della cosa pubblica stile pupi e pupari che offende la politica siciliana.”
Lo dichiara il sindaco di Taormina Cateno De Luca commentando la presa di posizione del presidente della Regione Renato Schifani nei confronti degli assessori della sua giunta colpevoli di aver dialogato con il primo cittadino della Perla dello Jonio.
“Se il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani vuole la guerra, afferma De Luca, guerra sia! Voglio innanzitutto manifestare la mia solidarietà all’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato, reo di aver svolto pienamente e in autonomia il suo ruolo istituzionale aprendo al confronto con il sottoscritto nell’interesse di Taormina. Mi dispiace sinceramente per l’assessore Scarpinato sminuito e smentito dal suo Presidente per mera acredine e vendetta nei miei confronti proprio da parte di Schifani.
È chiaro che la gestione della macchina amministrativa regionale non tiene conto delle prerogative del territorio e non è in linea con i principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione della pubblica amministrazione. Non ho alcun timore, né remora alcuna nell’affermare che il Presidente Schifani sta continuando a proteggere la gestione politico affaristica di tutti i siti archeologici siciliani nelle mani di alcune società private e di alcuni impresari degli spettacoli che fanno affari pretendendo che i Comuni debbano subire i costi per garantire l’ordine pubblico, il decoro urbano e lo smaltimento dei rifiuti. Io non ci sto!
Sto predisponendo l’ordinanza sindacale per vietare dal 1 luglio in poi lo svolgimento dei grandi eventi al Teatro Antico di Taormina perché il suolo pubblico per raggiungerlo e’ del comune di Taormina che finalmente ha un Sindaco degno di questo nome.”