“Il progetto Sud chiama Nord non è finalizzato a togliere voti a esperienze politiche già esistenti, né è finalizzato a fare la ruota di scorta dell’attuale schema destra-sinistra al quale non ho mai creduto e continuo a non credere.
Il primo obiettivo che si prefigge Sud chiama Nord è quello di far cessare una guerra tra poveri strumentalmente innescata dalla Lega Nord con l’eresia dell’autonomia differenziata di Calderoli che rischia di rappresentare una terza fase, la fase della non repubblica della travagliata storia politica italiana già segnata dalla cosiddetta prima repubblica e dalla successiva e attuale fase della “repubblica delle iperbole”.
L’Assemblea costituente di Sud chiama Nord del 3 e 4 marzo scorso apre una fase di confronto con esperienze civiche e movimenti politici nazionali che condividono il comune denominatore dell’equità territoriale essendo consapevoli che la perdita di competitività del Sistema Italia e delle regioni del Nord sono ascrivibili a un problema strutturale eccessivamente centralista dello Stato piuttosto che al divario socioeconomico ed infrastrutturale nord-sud che comunque esiste e va risolto.
I potenziali elettori che potrebbero segnare il successo di un progetto di valorizzazione dei territori come Sud chiama Nord sono rappresentati da quel 60% di italiani che non esercitano più il diritto-dovere di voto perché fortemente nauseati dall’attuale sistema politico contrassegnato da lobby mascherate da pseudo partiti ormai abituati a carpire il consenso estremizzando tematiche delicate come i migranti ed il divario sud-nord, piuttosto che fornire soluzioni attuabili alle crescenti criticità che stanno facendo saltare il sistema Italia.
Avrò modo di esplicitare ulteriormente il nostro pensiero a San Patrignano il prossimo 26 marzo a cui sono stato invitato, insieme con i rappresentanti di decine di altre liste civiche espressione dei territori.
Sarà un ulteriore occasione per confermare che il progetto Sud chiama Nord si contraddistingue anche per la sua inclusività e disponibilità ad evolversi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che si prefigge e che non possono essere messi in discussione con personalismi ed ostracismi o presunte alleanze per la conquista di facili poltrone.
Lo dichiara il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca ribadendo gli obiettivi e la strategia inclusiva di Sud chiama Nord.