“Amo Messina, il Meridione e tutti gli italiani che lavorano onestamente e duramente e che dal Governo attendono misure concrete e non meri rinvii di termini!” E’ il commento della senatrice di Sud chiama Nord Dafne Musolino poco prima del suo intervento sul testo del D.L. Milleproroghe. Ha parlato delle concessioni balneari “per le quali il Governo ha trovato come unica misura quella di prorogare di un anno la scadenza delle concessioni esistenti vietando il rilascio di nuove concessioni” ha spiegato. Nei suoi dieci minuti a disposizione spazio anche alle problematiche relative al personale tecnico e informatico che “ha lavorato durante il Covid e del quale il Governo si è colpevolmente dimenticato, escludendolo dalla possibilità di ottenere una proroga del servizio e quindi la stabilizzazione” ha proseguito.
La senatrice ha poi affrontato la questione legata al Risanamento della Città di Messina. “Perché dobbiamo spendere 100mila euro l’anno per nominare un sub commissario al Risanamento? – ha chiesto l’onorevole- Perché non può essere il Sindaco di Messina a continuare ad occuparsi del risanamento?”
Proprio su questa tematica la Musolino aveva presentato come Gruppo per le Autonomie Sud Chiama Nord degli emendamenti sul testo, con i quali chiedeva di nominare Commissario il Sindaco o, in alternativa, di nominarlo sub commissario, ma sono stati bocciati dall’aula. “E si è trattato di una bocciatura “tecnica” cioè una bocciatura SENZA MOTIVAZIONE! In aula chiederò al Governo di spiegarmi il perché?” ha concluso