“La proposta di legge sull’autonomia differenziata approvata ieri dal Consiglio dei ministri determina inevitabilmente la suddivisione del Paese tra cittadini di seria A e cittadini di serie B.
La proposta di Calderoni prevede la distribuzione di maggiori risorse al Nord ai danni del Sud.
L’Italia non sarà più una e indivisibile! È una proposta che rischia di cambiare il sistema Italia così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.
È una riforma che nei fatti aumenterà le storiche disuguaglianze che caratterizzano il Paese determinando ancor di più un’Italia a due velocità.
Chi ha pensato a questa riforma è chiaro che lo ha fatto guardando solo agli interessi del nord del Paese.
Ognuno correrà da solo, ma i punti di partenza sono già differenti tra Nord e Sud e questo non farà altro che penalizzare il Meridione.
Le regioni del Nord saranno il sud dell’Europa mentre il meridione sarà il Nord dell’Africa.
Sud chiama Nord non ci sta! Non staremo in silenzio a guardare. Il progetto politico di Sud chiama Nord per le autonomie, che a Roma il 3 e 4 marzo prossimo getterà le basi per la creazione di una piattaforma in grado di unire le varie anime autonomiste e indipendentiste del Paese, vuole offrire un’alternativa politica in grado di esprimere e rappresentare le esigenze e i bisogni dei territori fino ad oggi marginalizzati dalla politica nazionale nell’interesse del Sistema Italia.
In questo quadro la nostra azione politica assume ancora più forza. Noi siamo pronti alla mobilitazione e proprio il 4 marzo alle ore 14 manifesteremo pacificamente a Roma il nostro dissenso di fronte una proposta che rischia di affossare definitivamente il meridione e cancellare l’unità d’Italia”.
Lo dichiara il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.