“Ancora una volta oggi abbiamo dovuto registrare l’assenza dell’unico interlocutore con cui l’aula avrebbe dovuto confrontarsi, ovvero il Presidente Schifani, che detiene la delega alla programmazione.
Nemmeno il suo “ologramma” è presente oggi. In sua assenza, tocca all’assessore Dagnino rappresentare il Governo. Ma a che titolo è qui?
Oggi per lei, assessore Dagnino, è il vero debutto proprio su un documento che per noi è di grande importanza non solo sotto il profilo politico del confronto, ma che dovrebbe esserlo anche per il Governo per garantire una svolta socio economica alla Sicilia.
Attraverso il DEFR si dovrebbero individuare le direttrici di una strategia complessiva per restituire ai siciliani quella dignità che la malapolitica gli ha tolto.
L’assenza del Presidente Schifani conferma la totale inadeguatezza di questo governo a gestire le numerose emergenze che hanno messo in ginocchio la Sicilia.
Ecco perché oggi presentiamo un ordine del giorno con alcuni punti che riteniamo strategici e che rappresentano la quotidianità reale rispetto alle statistiche, anche errate, che caratterizzano questo DEFR scopiazzato in malo modo da quelli precedenti.
Dobbiamo constatare che questo documento, che rappresenta un passaggio fondamentale per la procedura di bilancio e la definizione degli indirizzi cui devono ispirarsi la legislazione di spesa della Regione e le linee programmatiche di politica economica, è ancora una volta privo di una visione complessiva e pratica: è un documento senz’anima!
In oltre 300 pagine non una parola è stata dedicata al ponte sullo stretto, non si parla di emergenza idrica, non si parla di programmazione per gli enti locali.
Per questo governo la mafia non esiste!
Il termina mafia e relative strategie di contrasto non lo si trova nemmeno una volta nell’intero DEFR.
Oggi presentiamo un ordine del giorno che parte dalla conoscenza del territorio e del funzionamento degli enti locali perché chi amministra sa quali sono le reali esigenze dei territori.
Abbiamo chiesto ad esempio che al fine di consentire ai Comuni, alle Città Metropolitane e ai Liberi Consorzi Comunali l’efficace erogazione dei servizi nell’ambito delle competenze ad essi attribuiti, le assegnazioni finanziarie siano almeno di pari importo nel triennio preso in considerazione dalla legge di bilancio senza che esse possano subire variazioni in diminuzione.
Abbiamo anche chiesto che in sede di programmazione e riprogrammazione delle risorse extraregionali 2021-2027, vengano previste specifiche misure dedicate alla realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie ad un corretto e completo ciclo dello smaltimento dei rifiuti per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa di settore statale ed europea nel rispetto dei rispettivi Ambiti Territoriali Ottimali, in un’ottica di autosufficienza territoriale d’ambito e regionale dello smaltimento dei rifiuti che scongiuri il trasferimento extraregionale.
Sono poche pagine e pochi punti che però riguardano aspetti concreti e importanti per i territori e per le pubbliche amministrazioni.
L’auspicio è che il governo faccia proprio questo documento, sono suggerimenti che guardano all’economia reale non quella virtuale e gli chiediamo di farlo proprio. Non abbiamo problemi di copyright. Cercate anzi di aprirvi ad una visione amministrativa piuttosto che a sciorinare dati statistici di un’isola che non c’è. La Sicilia negli ultimi 20 anni ha perso ben venti posizioni in PIL e competitività rispetto alle altre regioni d’Europa e tanto basta per stendere un velo pietoso sulla Eldorado siciliana raccontata dal governo Schifani.
Il DEFR dovrebbe essere il documento che rende coerenti gli obiettivi dichiarati con le azioni future, ma quello che abbiamo davanti è vuoto, riflettendo l’operato di questo governo. Mi dispiace per l’assessore Dagnino, ma oggi non merita nemmeno il cosiddetto “18 politico” in controtendenza rispetto ai 30 e lode che ha conseguito in molte materie universitarie. Questo governo non supera l’esame in quest’aula; è l’ennesima bocciatura.”
Lo ha dichiarato il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca intervenendo in aula alla discussione sul DEFR.