Nonostante i tentativi del Direttore Generale dell’ASP di Messina di minimizzare la situazione, la realtà al Presidio Ospedaliero “San Vincenzo” di Taormina continua a essere allarmante.
Sud chiama Nord si fa portavoce di una situazione che è stata denunciata più volta da medici, sindacati e utenti.
L’organico previsto per la Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza (MCAU) dell’ospedale dovrebbe contare 12 dirigenti medici più il Direttore di struttura. Tuttavia, la situazione attuale è ben diversa.
Dall’organico presente, uno dei medici è in perenne malattia, quattro usufruiscono delle leggi 104 e 80, e uno è in aspettativa per incarichi politici.
Il facente funzioni di Direttore, che non dovrebbe fare guardie, le svolge comunque per coprire i turni.
Da due anni, per sopperire alla carenza di personale, vengono utilizzati tre medici della Chirurgia, con relativi costi aggiuntivi per l’azienda.
Inoltre, molti sanitari hanno accumulato centinaia di giorni di ferie nel corso degli anni e, durante i mesi estivi, dovrebbero usufruire di 15 giorni di riposo ciascuno come previsto dal CCNL.
Contrariamente a quanto affermato dalla direzione, i turni non sono sempre coperti da più medici: spesso è presente un solo medico in servizio. Nei giorni di punta, gli accessi al Pronto Soccorso arrivano fino a 200 al giorno. Fino al 2021, per coprire parzialmente i turni carenti, venivano impiegati anche i sanitari del 118.
Questa situazione solleva serie preoccupazioni riguardo alla capacità del “San Vincenzo” di garantire un servizio adeguato ai residenti e ai turisti che affollano Taormina durante l’estate.
Lo afferma Il gruppo parlamentare Sud chiama Nord replica di alla direzione generale dell’Asp su situazione ospedale di Taormina.