Il programma dei due eventi del weekend rimane confermato, nonostante l’attesa di aggiornamenti sullo stato di salute del leader di Sud Chiama Nord e federatore della Lista Libertà, Cateno De Luca. Dal Policlinico di Messina, dove è ricoverato, De Luca assicura che, se le condizioni lo consentiranno, troverà la maniera, “a modo suo”, di far sentire la propria presenza.
La grande comunità che sostiene il progetto Libertà si ritroverà il 4 e il 5 maggio tra Taormina e Fiumedinisi.
All’Hotel Villa Diodoro di Taormina, domani sabato 4 maggio, appuntamento con “La cena degli sponsor”, un’occasione dedicata all’autofinanziamento. Questa la strada scelta dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca per presentare alle europee, liberi da condizionamenti delle lobby, un programma frutto delle reali istanze dei territori.
La scelta di non avere padroni passa attraverso un azionariato diffuso ecco perché “la cena in programma domani a Taormina rappresenta un momento di condivisione e autofinanziamento aperto ai candidati e agli sponsor che hanno deciso di sostenerci” spiega il federatore della lista Libertà.
Il giorno dopo, domenica 5 maggio, a Fiumedinisi spazio al Villaggio della Libertà che prenderà il via con l’arruolamento dei Mille. “Partiremo dal mio paese natale in mille per arrivare l’8 e il 9 giugno ad un milione” la promessa di De Luca.
Previsti momenti simbolici come l’arruolamento e il giuramento delle sentinelle della libertà e la rievocazione storica della spedizione dei Mille. Non mancheranno gli interventi di saluto dei candidati di tutta Italia della lista Libertà che parteciperanno alla due giorni pensata proprio per riunire quanti hanno scelto di aderire al progetto federativo proposto da De Luca.
Previsto alle 21:00 un momento “A tu per tu” con Capitano Ultimo che sarà intervistato dal direttore di Affari Italiani Angelo Maria Perrino.
Le conclusioni affidate da programma al leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca che rassicura tutti circa la possibilità di trovare comunque un modo per portare il proprio saluto e far sentire la propria presenza.
Con preghiera di inoltro ai candidati alle elezioni europee
Gentile Candidata,Gentile Candidato,
La invitiamo a prendere posizione rispetto al Disegno di Legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata e renderla un tema della sua campagna elettorale, per i motivi descritti nella lettera sottostante che Carteinregola ha inviato a tutti i partiti che partecipano alle elezioni europee.Carteinregola pubblicherà sul proprio sito, dandone risalto, la risposta che vorrà eventualmente inviarci.Con l’occasione Le auguriamo buon lavoroAnna Maria BianchiPresidente Carteinregola
Appello di Carteinregola ai candidati, alle forze politiche e agli elettori Si vota per il Parlamento Europeo, maanche per il futuro dell’Italia in Europa: chiediamo un fermo NO all’ autonomia differenziataSecondo le stime di Eurostat, nei 27 paesidell’Ue sono oltre 350 milioni gli aventi diritto al voto (circa 47 milioni inItalia) verranno eletti 720 eurodeputati, 15 in più rispetto allo scorsomandato. L’Italia ne designerà 76. L’Europarlamento conta sempre più nellescelte che si riflettono sulla vita di ogni giorno dei cittadini dell’Unione.Nella prossima legislatura sarannomolteplici le sfide che dovrà affrontare, assieme al Consiglio Europeo,che resta ancora l’istituzione più efficiente, e la Commissione: riforma deimeccanismi di funzionamento degli organismi comunitari, provvedimenti per lagestione delle transizioni energetiche e climatiche, funzionamento del nuovopatto di stabilità.Carteinregola intende sottolineare, aglielettori ed alle forze politiche, l’interazione crescente che esiste tra lescelte nazionali e gli orientamenti europei. Una divergenza con lescelte fondamentali della Unione è sempre meno ammessa. Basti pensare al votorecente del Parlamento Europeo che ha censurato la democrazia illiberale diViktor Orban, mentre la Commissione ha congelato per le stesse ragioni l’assegnazioneal governo ungherese dei fondi di coesione.Le proposte di riforma del governoitaliano, autonomia differenziata e premierato, si delineano come un percorsoin rotta di collisione con gli orientamenti di fondo dei valori e delletraiettorie comunitarie. Mentre la riforma costituzionale delpremierato muove i suoi primi passi, l’autonomia differenziata si avvicinainvece alla sua definitiva approvazione.Proprio per questo riteniamo che l’appuntamentoelettorale dell’8 e 9 giugno prossimo debba attentamente considerare leimplicazioni derivanti dalla autonomia differenziata rispetto alle istituzionicomunitarie. Gli elettori italiani, e le forze politiche, debbono considerare che un Paese fondatore dell’Unione, come l’Italia, porta responsabilitàsignificative sul disegno dell’Europa futura, in cui è scritto il nostrodestino.Mentre ci avviciniamo all’appuntamento elettoraleeuropeo, il Parlamento italiano sta discutendo la legge quadropresentata dal Ministro Calderoli sulla autonomia differenziata, che consentiràalle Regioni italiane a statuto ordinario di richiedere la competenza esclusivain 23 materie, strategiche per il funzionamento delle istituzioni eper la erogazione dei servizi collettivi ai cittadini. Dopo l’approvazione deltesto al Senato, siamo alla stretta finale alla Camera dei Deputati.Una delle 23 materie che possono essererichieste in competenza esclusiva dalle Regioni riguarda proprio i rapporti conl’Europa. Come ha sottolineato il costituzionalista Alberto Lucarellinella intervista effettuata da Carteinregola nel lungo percorso del nostroimpegno contro l’autonomia differenziata: “Già con la Riforma del Titolo Vdella Costituzione del 2001 e quindi con il nuovo riassetto e il regime dellecompetenze tra Stato e Regioni, le autonomie territoriali, ai sensidell’articolo 117 comma 3, erano diventate titolari della potestà legislativaconcorrente in materia di rapporti internazionali, rapporti con l’UnioneEuropea e commercio con l’estero”. Insomma, come è sempre bene ricordare,c’è una matrice originaria in questo scellerato disegno di riforma che viene dalontano, dalla riforma costituzionale del 2001.Le principali materie erano però rimaste nellacompetenza concorrente tra Stato e Regioni, generando un intenso conflittointer-istituzionale ma restando nell’alveo di un originario disegno diarticolazione dei poteri di un organismo nazionale. Dice ancora AlbertoLucarelli: “Con l’attuazione del regionalismo differenziato, le suddettematerie, ai sensi dell’art. 116, comma 3 della Costituzione, diventerebbero dicompetenza esclusiva delle Regioni. Verrebbe meno l’attività di cornicestatuale, e le materie sfuggirebbero a qualsivoglia potestà uniformante. Questaautonomia esclusiva in materie molto delicate, soprattutto sul piano delleresponsabilità dello Stato di natura internazionale e euro-unitaria, ponealtresì problemi sul piano sociale ed economico”.Oltretutto, si tratta di una delle novematerie che non sono soggette, ai sensi della riformaCalderoli, al periodo di due anni per la definizione dei LivelliEssenziali di Prestazione, e quindi sarebbe immediatamente esecutiva,dopo l’entrata in vigore della legge.Mentre le decisioni essenziali di politicasociale transitano alla responsabilità esclusiva delle Regioni, leprocedure di infrazione resteranno attribuite allo Stato italiano, generandouna di quella asimmetrie tipiche che caratterizzano l’autonomia differenziata:decidono le Regioni, paga lo Stato.Mentre il progetto per il futuro dovrebbe esserequello di una effettiva “Unione Europea” con l’autonomia differenziata si vannoa creare gli “Stati Uniti d’Italia”, tante “piccole patrie”sostanzialmente identitarie ed egoistiche, non soltanto sul piano politico, masoprattutto se quello economico – finanziario.Non è solo l’assetto istituzionale internodell’Italia, e la riallocazione dei poteri nei rapporti con la Unione Europea,ad essere messo in discussione dalla riforma della autonomia differenziata.Le stesse istituzioni comunitarie hanno già osservato i riflessi sul controllodella finanza pubblica e sui percorsi di convergenza tra i territori del Paese.A valle della elezione del nuovo ParlamentoEuropeo, e della formazione della nuova Commissione, questo punto sarà unodegli elementi centrali nella dialettica tra il nostro governo e le istituzionicomunitarie, in caso di approvazione della autonomia differenziata.La Commissione Unione Europea, nel suo documento“2023 Country Report – Italy Accompanying the document Recommendation for aCOUNCIL RECOMMENDATION on the 2023 National Reform Programme of Italy”**scrive che “le proposte per aumentare l’autonomia regionale rischiano diaumentare la complessità del quadro fiscale…La legge richiede chequesta riforma sia neutrale dal punto di vista del bilancio pubblico –ricorda l’esecutivo Ue – Tuttavia, senza risorse aggiuntive, potrebberisultare difficile fornire gli stessi livelli essenziali di servizi in regionistoricamente a bassa spesa, anche per la mancanza di un meccanismo perequativo”.Il documento comunitario conclude così: “Nelcomplesso, la riforma prevista dalla nuova legge quadro rischia di mettere arepentaglio la capacità del governo di indirizzare la spesa pubblica. Ciòpotrebbe avere un negativo impatto sulla qualità delle finanze pubblicheitaliane e sulle disparità regionali”.Invitiamo i candidati e le forzepolitiche che si battono contro il DDL Calderoli a renderlo un temafondamentale anche per la consultazione elettorale europea, e invitiamogli elettori italiani a dare il proprio voto a quei partiti e candidatiche abbiano preso una posizione esplicitamente contraria all’autonomiadifferenziata, in nome dei principi costituzionali dell’unità della Repubblicae dell’uguaglianza dei diritti.La lettera/appello è destinata ai candidati ditutti i partiti che si presentano alle elezioni europee. Carteinregola ospiteràin una sezione del proprio sito le risposte che le saranno inviate.AssociazioneCarteinregola***6 maggio 2024 RiferimentiAnna Maria Bianchi Presidente Carteinregola 335/6930035 laboratoriocarteinregola@gmail.com____________________________________________________________________________(*)Vedi Autonomiadifferenziata Perchè NO Le 23 materie che possono cambiare i connotati alnostro Paese e ai diritti dei cittadini – Rapportiinternazionali e con l’Unione Europea delle Regioni – AlbertoLucarelli, Professore ordinario di diritto costituzionale Facoltà Giurisprudenza Università Federico II di Napoli(**)scaricail documento UE con le raccomandazioni (pag. 16)(***)testo a cura di Pietro Spirito