“Caro Gianni, da settimane abbiamo lanciato un progetto che si basa su temi come pace, sovranità e diritti, e fatto appello a tutte quelle forze politiche che su questi temi intendono portare avanti un battaglia ben precisa rispetto al centralismo europeo.
Che tu proprio oggi dica che si tratta di una linea timida è discutibile.
Racconta piuttosto la verità, cioè che da settimane invece di parlare di temi la discussione si è concentrata solo sulla dimensione dei simboli. Così di sicuro non si ottiene l’indipendenza dell’Italia. Sta di fatto che noi saremo in campo per cambiare l’Europa e ridare sovranità all’Italia. Ci batteremo per la ‘libertà’ degli italiani e della nostra Nazione. Ma poi di quale mia proposta state discutendo? Per dirla tutta, proprio oggi la nostra presidente Laura Castelli in un’intervista a Il Messaggero ha ribadito i 3 nostri punti cardine: Pace, sovranità nazionale e tutela dei diritti. Punti che abbiamo condiviso tutti insieme. Se ritieni utile un ulteriore confronto tematico siamo a disposizione. Però ti prego di non assecondare la propaganda meloniana: l’esenzione delle firme per Sud chiama Nord non è una concessione della Meloni ma un diritto acquisto sul campo da Sud chiama Nord con le elezioni del 25 settembre 2022 che per la prima volta ha visto una forza civica ed autonomista imporsi in ben due collegi uninominali all’oligarchia dei partiti romanocentrici”.
Così l’On. Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, replicando alle parole di Gianni Alemanno.