“L’impegno per l’occupazione femminile è il terreno più importante nella battaglia per una vera parità. In questi anni le donne sono riuscite a rompere tanti soffitti di cristallo nella politica, in magistratura, nel mondo delle imprese. Sono fatti che ci confortano ma che non devono illuderci: l’Italia è tra i paesi di coda in Europa per occupazione femminile e quelle che lavorano guadagnano, a parità di mansioni, il 16,5% in meno degli uomini”. Così la senatrice di “Sud chiama Nord” e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Dafne Musolino nella cerimonia in Senato per la Giornata Interazionale della Donna
“Inoltre la maternità è la principale causa di fuoriuscita dal mondo del lavoro, con dati deprimenti se confrontati con quelli del resto d’Europa – prosegue – Tutto questo determina squilibri anche nei contesti familiari: il 30% delle donne non ha un proprio conto corrente e a decidere le spese importanti della vita familiari sono gli uomini. Le cause sono ben note: carenza di asili nido, di strumenti per conciliare vita e lavoro o in grado incentivare il ruolo maschile nei compiti di cura e gestione familiare”.
“Per questo la battaglia per la parità passa da quella per l’occupazione femminile: aiuterebbe anche a contrastare le varie forme di violenza a cui le donne sono esposte, che da sempre trovano alimento anche nel bisogno e nella dipendenza economica. Come membri delle Istituzioni – ha concluso – il nostro dovere è tradurre questa battaglia in consapevolezza e atti concreti, incluso il contrasto a certe culture maschiliste e il sostegno a tutte quelle donne che nel mondo sono vittime di discriminazione da parte di regimi retrogradi e misogini. È una strada molto lunga, ma se la percorreremo con consapevolezza e rigore raggiungeremo il traguardo e l’otto marzo potrà diventare per davvero una giornata di festa per tutte le donne”.